L'Associazione: chi siamo, la storia, lo statuto
TESTIMONIANZE SCRITTE
del corso Cultura del Buon Umore: Diventa l'eroe della tua vita
<<Interazione. Coinvolgimento. Autostima e Successo. Posso
affermare, avendo seguito tutto il percorso con i ragazzi (dieci
incontri di 4 ore ca.), che questo particolare modo di
interagire, di teatralizzare e far passare informazioni e valori
importanti, li ha stimolati enormemente. Anche i più reticenti
hanno collaborato e partecipato attivamente con molta
soddisfazione.>> Voto: 10
Mariagrazia Bonaccorsi
<<Spontaneità. Fare a
modo proprio. Spensieratezza. Educare al buonumore è educare a
imparare divertendosi, cioè con leggerezza, che non signifia
superficialmente. IL buonumore è una componente essenziale nella
predisposizione all'imparare. Questa metologia alternativa
realizzerebbe finalmente il mio ideale di “scuola” come aula
senza porte e finestre, nella quale si respira a pieni polmoni:
la ventata del sapere! Ciò che da domani potrò fare, è
trasmettere la voglia di andare verso gli altri con la leggerezza
nel cuore e nella mente.>> Voto:
10
Piera
Fragola
<<Vicinanza. Comunanza.
Contatto. Condivisione. Educare al buonumore è ritornare alle
origini della coscienza. Mi è tornato l'appetito. Voglio
contagiare tutti, perchè la felicità è un diritto. Bisognerebbe
che tali attività fossero effettuate all'interno di ogni istituto
scolastico almeno 1 volta al mese, una o mezza mattinata,
coinvolgendo tutti, adulti e ragazzi.>>. Voto:
10+
Carmine
Giusti
<<Felicità contagiosa. Rispetto. Spontaneità. Coraggio. Un
bambino felice, impara prima e meglio e sarà un adulto
sicuramente più felice e in grado di rendere il mondo migliore,
dove sia prioritario il rispetto per se stessi e per il mondo in
generale>>. Voto: 10
Volpe Giusy
<<Leggerezza.
Coinvolgere. Nuovo modo. Il progetto è interessante. Si può
attuare. La scuola diventerebbe più leggera, vivibile, meno
pesante nei rapporti con tutto l'ambiente. Una volta, anni '90 si
faceva qualcosa di simile con i “moduli” che una legge ha tolto
per risparmiare e nutrire i corrotti. Bisogna coinvolgere i
Dirigenti e le famiglie.>> Voto:
10
Stagnitta
Anna
<<Felicità. Autostima.
Amore. Educare al buonumore è educare i ragazzi alla conquista
della loro felicità personale. Mi è piaciuto osservare i ragazzi
e vederli così felici di apprendere. Voglio riuscire a capire
cosa si nasconde dietro ai loro silenzi, coinvolgendoli
emotivamente in giochi veri>>. Voto:
10
Annamaria
Parisi
<<Trasferire
nell'ambiente di lavoro. Sorriso. Voglio entrare nelle classi col
sorriso... anche se fuori piove! È importante sentirsi bene con
se stessi e nell'ambiente circostante ed esternare il bambino che
c'è in ognuno di noi. L'dea è di trasferire il buonumore
nell'ambiente di lavoro.>> Voto: 9
Giovanni Santoro
<<Libertà di vita, di
pensiero, di parola. Educare al buonumore come base per costruire
e conoscere altri modi di essere e di porsi nei confronti di se
stessi e degli altri. Ho provato sensazioni contrastanti perchè
mi sono riconosciuta nel rapporto coi miei alunni.
Grazie.>> Voto: 10
Pia Malagoli
<<Felicità. Autostima.
Incontro. L'educazione al Buon Umore per me è l'idea di
migliorare lo stare a scuola insieme: insegnante e bambini.
Sensazione di benessere e di liberazione interiore, aiutare i
bambini a conoscersi e a conoscere gli altri. A scuola posso
iniziare da domani a giocare col saluto iniziale.>> Voto:
10
Serafini
Daniela
<<Benessere. Innovazione didattica. Ridere. Nuovo Modello.
Capacità di riuscire a tirar fuori il talento insito in ognuno di
noi. Non riesco a descrivere le sensazioni provate oggi: in
realtà sono sensazioni lontane dal mio modo di essere, tuttavia
si tratta di sensazioni assolutamente positive. Non so come
trasferire la Cultura del Buon Umore, all'interno della mia
didattica, tuttavia sono fiducioso del fatto che si tratti di un
percorso che ritengo necessario ed è necessario soprattutto per i
miei studenti>>. Voto: 10
Santangelo Antonio
<<Apprendimento
spontaneo. Allegria. Reciprocità. Serenità. L'educazione al Buon
Umore per me è condurre ad un benessere fisico e ambientale. Oggi
mi sono sentita in un ambiente sereno che mi ha dato la
possibilità di conoscermi e arricchirmi; inoltre mi ha dato lo
sprint iniziale per imparare cose nuove oltrechè vivere nuove
esperienze. Necessito di ulteriori informazioni per capire come
poter operare in classe.>> Voto:
10
Polito
Franca
<<Liberarsi. Relazione.
Coinvolgere. Creatività. Bellissimo corso di formazione. Da
ripetere. Da approfondire. Bisogna coinvolgere...gli
altri...!!>> Voto: 9
Romano Zappalà
<<Talento. Libertà.
Risveglio. Sorridere. Educazione al buonumore è trasmettere
serenità ed ispirare alla gioia e alla gratificazione personale.
È necessario trasferire in classe ogni giorno, spezzando il ritmo
tradizionale di insegnamento; dinamizzare le lezioni con giochi,
canti e teatro; condividere le proprie sensazioni e opinioni;
presentare una lezione invece della tradizionale interrogazione
usando i propri talenti, creando un prodotto, legato
all'argomento, ma in totale libertà.>> Voto:
10
Giovanna
Manola
<<Armonia. Gioco.
Felicità. Libertà. Il buonumore è sicuramente felicità!!! La
sensazione che ho provato è quella della pace con me stessa!!!
Lavorando nella scuola dell'Infanzia, ogni giorno è tutto da
scoprire... ogni giorno è un gioco nuovo!!!>>. Voto:
10+
Alessandra
Messina
<<Gioco. Consapevolezza. Leggerezza. Educazione al
buonumore significa “apprendere giocando” e “non vittimizzarsi”,
cogliendo il bello che c'è in ciascuno>>. Voto: 10
Tiziana Serafini
“Serenità. Coinvolgimento.
Allegria. L'idea del saluto, il confrontarsi, cantando, saltando
e ballando, sono cose che rendono i bambini gioiosi. Sensazione
positiva: sono riuscita ad allontanare i miei pensieri,
scaricando le forti tensioni, arrivando a sentirmi veramente
serena”. Voto: 10
Maria Giordani
<<Coscienza. Talento.
Educare al buonumore è educare alla gioia di essere. Come
insegnante, ma soprattutto educatrice, ho risvegliato in me
l'arte della maieutica, offrendo ai ragazzi che incontro la
flessibilità di gioire, di esserci e di essere così come si è. Mi
sento più capace di valorizzare chi mi sta accanto. Utilizzerò le
attività consigliate nel corso della mia didattica”. Voto:
10
Cristina
Pieri
<<Curiosità. Novità.
Gioco. Contagio. Educare al buonumore è educare al benessere
psico-fisico e migliorare la propria autostima. Uno strumento per
poter entrare più in contatto con i propri allievi, stimolandoli
a tirar fuori il meglio di se stessi, aiutandoli ad esprimersi
fluidamente senza schemi.>> Voto:
10
Chiara
Steddu
<<Serenità.
Allentamento delle tensioni. Sentirsi bambini. Educare al
buonumore vuol dire aiutare a tirar fuori la propria unicità,
molto più semplice nei bambini che in noi adulti. Nella mia
didattica introdurrò il saluto e ripropporrò il gioco all'interno
delle classi al fine di spronare e correggere sorridendo.>>
Voto: 10
Anna
Favaro
<<Felicità. Serenità.
Relazione. Apertura. Futuro migliore. Voglio trasmettere
attraverso il buonumore il senso della vita.l'idea principale è
quella di essere “io” prima di tutto, gioiosa e aperta,
mantenendo questo sentire per tutte le ore di lavoro.>>
Voto: 10
Gabriella Pinto
<<Aula del buonumore.
Alchimia. Il posto giusto per progettare insieme. Alchimia della
trasformazione delle parti “oscure” e non integrate con il
ritorno del “bambino naturale”. Andare oltre la discriminazione
del “buono” e “non buono” per me e per te. Relazionarsi insieme e
instillare tranquillità. Difficile e non sempre possibile, se il
terreno non è stato coltivato!”>> Voto:
10
Alessandro
Nicolosi
<<Educare alla felicità. Unicità. Talento. Educare alla
felicità significa inanzitutto credere in se stessi e nel proprio
talento per poter riuscire ed aiutare gli altri nella loro
ricerca della felicià. Le nozioni che abbiamo imparato sono
utilizzabili nei modi più disparati.>> Voto: 10
Giovanni Fusaroli
<<Felicità. Libertà.
Luce negli occhi. La definzione della cultura del buonumore per
me vuol dire condividere serenità, leggerezza, amore. Grande
respiro apertura di intenti, di luce interiore da inspirare. Mi
sento “diversa”, da oggi sono felice che quello che mi veniva da
dentro non era troppo folle, ma solo gioci che venivano dal cuore
e con il cuore.>> Voto: 10
Serafini Tiziana
<<Autostima. Scuola di felicità. Tutto apposto. Un modo
nuovo di vedere la vita, valorizzando gli aspetti positivi.
Sgomento per l'affermazione “non esiste l'errore”. Ho un
comportamento più aperto e positivo con gli altri, da quando ho
visto la gioia nell'accoglienza del ritardatario Stefano, mentre
io ero irritata.>> Voto: 10
Daniela Parisi
<<Felicità.
Rilassamento. Creatività. Benessere del proprio io. Questo corso
ha suscitato in me una maggiore consapevolezza dell'importanza
del sorriso e della felicità, che viene dalla capacità di
incarnarlo.>> Voto: 10
Carlo Danielli