Vi racconto Futura 2018

Vi racconto Futura 2018

Vi racconto FUTURA, la festa nazionale del PNSD.
Bologna, 18/20 gennaio.

 

Arrivo programmato per il mattino presto. Bologna, come al solito e anche d’inverno, è una città calda e accogliente, ci si sente a casa.

Proprio nel centro, cuore pulsante della città, in piazza Grande (ricordando Lucio Dalla), cioè tra Piazza del Nettuno e Piazza Maggiore, dal 18 al 20 Gennaio troviamo Futura, la manifeatazione voluta dal MIUR per celebrare il terzo anno del Piano nato per portare la scuola nell’era digitale.

Appena sceso dall’autobus, oltre all’eccezionale colpo d’occhio sul contesto storico, queste immagini mi hanno letteralmente rapito.


In Piazza!
La formazione docenti è scesa in piazza, fra la gente, nel traffico e nel contesto sociale della vita quotidiana! Ottima idea. Di manifestazioni sulla didattica & formazione ne abbiamo seguite tante a partire dal 1995 ma erano formalmente racchiuse in stand fieristici, in aule scolastiche, in contesti strutturati. Qui, cupole trasparenti out-in lasciano intravedere il profondo significato del messaggio: la formazione è per la società, per il suo futuro, per il mondo che vorremmo in un prossimo domani. Tutti coinvolti  in un interesse comune, dagli insegnanti al semplice passante che sbircia incuriosito infilando la testa fra le cuciture scattando qualche foto. Anche i bambini contemplano e sembrano assorti nel cogliere qualche opportunità.

La manifestazione è dislocata nei vari palazzi storici attigui, tutti con una funzione ben precisa nella vita della città. Il palazzo di Re Enzo che oggi ospita congressi, convention, iniziative culturali, meeting aziendali, mostre ed esposizioni. Il Palazzo del Podestà che è stato la prima sede del governo cittadino. Presso il Palazzo D’accursio si trova l’Urban Center, sede delle principali iniziative politiche e progettuali. Qui i cittadini, i rappresentanti delle istituzioni pubbliche, le associazioni e il mondo economico e sociale possono incontrare e discutere progetti di aree urbane e metropolitane. Nella “sala Atelier” e nella “sala Esposizioni” è possibile visualizzare mostre, partecipare a riunioni, lezioni, workshop, seminari e laboratori, nonché leggere e conoscere il futuro della città. Urban Center Bologna è anche molte altre cose: concorsi, prodotti editoriali, processi di partecipazione, attività di comunicazione e collaborazioni. La Sala Borsa che ospita la civica Biblioteca Multimediale.

La percezione iniziale avuta in piazza diventa realtà quando, passando fra le varie strutture e salendo fra un piano e l’altro, non riusciamo a distinguere fra i comuni cittadini intenti nelle loro attività, gli studenti che utilizzano le varie postazioni multimediali per le loro ricerche e i gruppi d’insegnanti che operano nei vari workshop o in lesson strutturate.


L’evento è stato concepito come riflessione attiva sul percorso di crescita dell’innovazione digitale nelle scuole, sulle buone pratiche e sulle azioni da realizzare in futuro con un unico obiettivo: portare la scuola nell’era digitale, dare alle studentesse e agli studenti le chiavi del futuro.

Numerosi gli incontri e i workshop, molto interessanti: impossibile documentarli tutti. Possiamo citarne solo alcuni, quelli a cui abbiamo assistito.

BYOD e Realtà Virtuale: soluzioni a basso costo per realizzare esperienze immersive.

L’utilizzo della realtà aumentata nella didattica, condotto da Alessandro Bencivenni, con la presentazione delle Apps principali, i visori 3D, le foto panoramiche e i video tematici contestualizzati nei vari argomenti didattici o improntati al supporto di visite guidate. Ipotesi interessante è quella di poter inserire appositi marker o aree sensibili all’interno di un video, attivabili con il pulsante del visore in modo da creare un ipertesto filmico, un video di approfondimento nel filmato principale, similmente a Thinglink sulle immagini.


Elettronica educativa. Attività STEAM e IoT con moduli elettronici: progettare e creare oggetti smart
di Anna Mancuso.

Un altro argomento affascinante è quello dell’elettronica educativa. Una volta che si è avuta confidenza con proprietà, funzioni e struttura dei vari componenti, non finiamo mai di stupirci in quanto le innumerevoli combinazioni lasciano libera la creatività di immaginare inesauribili percorsi alternativi di problem solving.

Il caro amico Italo Ravenna, Apple Distinguished Educator, impegnato in una lezione del terzo millenio. Luca Raina tra Apps didattiche e il codice d’onore dei cavalieri di ventura. Alfonso D’Ambrosio in Creative Technologies in the Classroom with Arduino.

Robotica educativa

Non potevano certo mancare i Robots, rappresentati da vari modelli e accompagnati da una serie di strumenti, oggetti, artefatti in grado di stimolare il Making e il Tinkering.


Nella grande cupola centrale posta in piazza, i robots erano impegnati in varie gare di percorsi, di soccer e di ballo, dando vita a spettacoli surreali in grado di esaltare anche i passanti occasionali.

Al termine del convegno ufficiale, durante il quale è stato ribadito l’utilità dell’uso del cellulare a scuola per scopi didattici (BYOD),  ecco apparire fra la folla la ministra Fedeli accompagnata dal Direttore Generale E-R Stefano Versari. Vivace, cortese, attiva e disponibile. Poco prima sul suo percorso un gruppo di insegnanti diplomati protestava per le note vicende, oggetto dell’ultimo sciopero.
Molto interessata, ha visitato vari stands calandosi nella situazione, assistendo alle lezioni come un comune corsista, indossando il visore 3D.
La sua visita si è conclusa con la partecipazione al Palazzo di Re Enzo allo spettacolo Scuola Digitale organizzato dagli Istituti scolastici delle buone pratiche, evento riservato con partecipazione ad invito.
Lungo il nostro percorso, oltre a quelli già citati, abbiamo incontrato gli amici del mondo digitale, fra i quali il Prof. Luca Raina, protagonista di innumerevoli tutorial didattici, Davide Tonioli, promoter dell’affermata piattaforma Fidenia e autore di fumetti didattici (nella foto: omaggio a Raina con dedica). Luca Di Fino, formatore in vari workshop nazionali.

 

 Un rilievo particolare, ricco di ricordi ed emozioni, è stato l’incontro con Alberto Ardizzone, presente con Anna Nervo ed ora Dirigente scolastico, prezioso collaboratore come formatore nei corsi ANITeL sui siti scolastici con il contributo di Porte aperte sul Web. Alberto, ci ha fatto molto piacere, invia una calorosa dedica a tutti i Soci ANITeL.
Non è con retorica che lo diciamo ma con profonda convinzione: Risorse umane di questo spessore ce ne vorrebbero tante nel Mondo Scuola!

Improvvisamente sulla piazza cala la sera e seguiti dall’attento sguardo di Nettuno, prendiamo la strada del ritorno, accompagnati dalla dolce melodia delle fontane musicali.