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CONTRATTO SCUOLA

CONTRATTO SCUOLA

CONTRATTO SCUOLA
LA ‘POLPA’ DEL CONTRATTO (ED I POLLI D’ALLEVAMENTO)

Da: Unicobas Scuola
Federazione sindacale dei comitati di base

In 12 anni (e non 10) di blocco contrattuale, persino secondo gli esperti CGIL (vd. tabelle), abbiamo perso in media almeno 15.000 euro netti. Ora sappiamo che ‘a recupero’ (a chi andrà bene) ne arriveranno solo 300 (collaboratori, assistenti e docenti Infanzia e Primaria, in media, avranno meno). Sappiamo che gli aumenti del ‘contratto’ saranno persino inferiori a quelli già sottoscritti per parte del pubblico impiego (35 euro medi netti, anziché 45) e che con molta probabilità decorreranno (sempre se andrà ‘bene’) da Aprile (se non da Maggio). Del resto questo è quanto venne sottoscritto nel Novembre 2016 da Cgil, Cisl, Uil & C., a pochi giorni dal voto sul referendum (per l’effetto-annuncio di un rinnovo che stiamo ancora aspettando e che non bastò a Renzi per vincere). A fronte di una vergogna del genere, assistiamo al teatrino delle ‘trattative’ (che in realtà non possono prescindere da quanto già deciso), ai ‘fumogeni’ sulla del tutto presunta ‘contrattabilità del ‘bonus’ (modo per indorarne la pillola), all’assurdo della ‘spalmabilità’ contrattuale dei 500 euro della carta del docente (che, tassati, diventerebbero 300 netti) e ad altre amenità che coinvolgerebbero addirittura il Fondo di Istituto (già più che dimezzato da quando nacque). Alla categoria non resta che l’arma delle elezioni RSU: UNA NOSTRA LISTA IN OGNI SCUOLA CAMBIEREBBE DEL TUTTO I RAPPORTI DI FORZA, FAREBBE CROLLARE LA L. 107/15, RESTITUIREBBE LA TITOLARITÀ DI ISTITUTO, ELIMINEREBBE LA CHIAMATA DIRETTA E L’UMILIAZIONE DEL ‘BONUS’ DISCREZIONALE, RIDURREBBE IL NUMERO DI ALUNNI PER CLASSE, IMPORREBBE NUOVE ASSUNZIONI BASATE SULLE ABILITAZIONI CONSEGUITE E SUGLI ANNI DI PRECARIATO (SENZA GUERRA FRA POVERI), SGANCEREBBE LA SCUOLA DAL MONDO IMPIEGATIZIO E L’AGGANCEREBBE ALL’UNIVERSITÀ: FINALMENTE SI POTREBBE RICOMINCIARE A PRETENDERE RETRIBUZIONI EUROPEE ED UN SISTEMA PENSIONISTICO SANO ED EQUO, INVECE DI CONTINUARE A VEDER MASSACRARE SCUOLA, SANITÀ, WELFARE PER REGALARE SOLDI ALLA CASTA DEI PARTITI, AGLI SPECULATORI, ALLE BANCHE. Ma SE NON viene PRESENTATA materialmente in ogni scuola, non è possibile votarla. I sindacati ‘pronta-firma contano su questo: l’unico modo affinché restino SOLO I SOLITI NOTI, GLI UNICI A POTER FARE NELLE SCUOLE ASSEMBLEE IN ORARIO DI SERVIZIO. Così IL GIOCO si perpetuerebbe all’infinito. Occorre CAPOVOLGERE QUESTO GIOCO, FARE QUEL CHE LORO NON VOGLIONO: care colleghe e cari colleghi, NON POSSONO IMPEDIRVI DI CANDIDARVI E/O PRESENTARE E VOTARE LA LISTA UNICOBAS. Dopo il massacro della dignità dell’istruzione pubblica, NON È ACCETTABILE UN’ALTRA VITTORIA ELETTORALE DI CGIL, CISL, UIL & C. QUESTE ELEZIONI DECIDONO CHI RAPPRESENTERÀ LA SCUOLA PER 3 ANNI ALLA CONTRATTAZIONE NAZIONALE. Se così non sarà, il Paese subirà un altro duro colpo. Quale sarebbe l’immagine della scuola? Quella di insegnanti e personale Ata privi persino del coraggio DI PRESENTARE UNA LISTA NUOVA E DIVERSA NEL LORO POSTO DI LAVORO? NEL MICROCOSMO DELLA singola SCUOLA andranno a VOTARE ‘PIPPO’ CHE, COME il resto del corpo docente, NON HA AVUTO GLI ATTRIBUTI PER TENTARE IL CAMBIAMENTO E CHE, COME ‘PUPPO’ SI E’ CANDIDATO CON UNO DEI SOLITI NOTI? Qualora questo fosse il risultato, magari per quella stessa paura di esporsi che tanto viene criticata nel sistema incivile della mafia, allora la scuola perderebbe infine persino il diritto di lamentarsi, ennesimo territorio senza ratio, fra servi anemici e ‘combattenti’ da tastiera incapaci di rivendicare con dignità il proprio ruolo (un ruolo professionali centrale per il futuro del Paese). Non sarebbe paradossale, del resto, dopo tutte le denunce delle follie della L.107/15, ad onta della generale attesa delle elezioni per cambiare la politica del Paese, se s’affermasse l’incapacità (a questo punto cronica) di cambiare la rappresentanza sindacale proprio nella scuola dove si passa la maggior parte della vita per andare a votare per i sindacati di partito? Siamo ormai al bivio: o la dignità, la passione civile e la liberazione, o lo spettacolo indegno di gente che, dopo aver rivotato sempre allo stesso modo, continueranno a dire che è colpa ‘del sindacato’ (scambiando, come il solito qualunquista politicamente analfabeta, noi per loro e loro per noi).

Stefano d’Errico
(Segretario Nazionale dell’Unicobas – Cell. 335/5272588)

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Visite fiscali 2018

Visite fiscali 2018

Visite fiscali: cosa cambia dal 13 gennaio
QUALI SONO LE NOVITÀ PER LA SCUOLA

Il prossimo 13 gennaio entra in vigore il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica (n. 206 del 17 ottobre 2017) recante le modalità per lo svolgimento delle visite fiscali per l’accertamento delle assenze in servizio per malattia, nonché l’individuazione delle fasce orarie di reperibilità per i dipendenti pubblici.

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Sommari e menu digitali

Sommari e menu digitali

 Il sommario o il menu di un’Unità Didattica Digitale, semplice o complessa, può rappresentare un valido strumento per agevolare non solo l’apprendimento ma un ottimo aiuto nell’identificare gli steps del percorso realizzativo. Occorre quindi progettarlo e integrarlo nei contenuti del corso con particolare attenzione.

Di seguito sei esempi per ispirare il tuo sommario:

1) Storyline 360: Sommario visivo multimediale

Questo esempio fornisce agli studenti un’anteprima dei contenuti del corso nel sommario, che li aiuta a ottenere l’insegnamento del corso.
Charles Hamper. Sviluppatore multimediale


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2) Sommario autotracciante

Indicatore di avanzamento
Progress Tracker

Il sommario si aggiorna per tenere traccia dell’avanzamento dello studente.
David Anderson

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2) Sommario autotracciante

Ecco un modello elegante con un design elegante, caratteri di design (gratuiti!) E un menu personalizzato per tracciare i progressi degli studenti.
Nicole Legault

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4) Sommario gamificato

Sommario in grado di tracciare i progressi dell’alunno inclusi badge, statistiche sui risultati e altro ancora.
Evangelos Neochoritis

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5) Sommario sistema di menu personalizzato

Sommario in grado di tracciare i progressi dell’alunno inclusi badge, statistiche sui risultati e altro ancora.
Stephanie Harnett
Specialista dell’apprendimento digitale

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6) Sommario tattile stile Notecard

Sommario in grado di tracciare i progressi dell’alunno inclusi badge, statistiche sui risultati e altro ancora.
Ashi (Neha) Tandon

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Laboratori didattici innovativi

Laboratori didattici innovativi

 PON Scuola 2014-2020 Laboratori didattici innovativi

 

MIUR – Avviso pubblico Prot. 37944 del 12 dicembre 2017 per la presentazione di proposte progettuali per la realizzazione di laboratori per lo sviluppo delle competenze di base e di laboratori professionalizzanti in chiave digitale

Nuovi laboratori professionalizzanti: istruzione, qualificazione professionale e formazione permanente.

Azioni educative e formative in base alle richieste del tessuto produttivo del territorio del Piano Nazionale Impresa 4.0 Garantire il massimo accesso ad alti livelli di competenze a tutte le studentesse e a tutti gli studenti. Favorire l’integrazione della scuola con il territorio e il sistema produttivo locale e nazionale e a creare un grado più alto di occupabilità per i giovani.

Tipologia di interventi ammessi L’Avviso è volto a finanziare le sotto azioni e i moduli riconducibili all’azione 10.8.1 (Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori professionalizzanti e per l’apprendimento delle competenze chiave) del PON “Per la Scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento”. Le tipologie di intervento ammissibili sono le seguenti:

Tipologia A (10.8.1.B1) – Laboratori per lo sviluppo delle competenze di base (lingue, matematica, scienze, ecc.) per tutte le Istituzioni scolastiche del secondo ciclo di istruzione Tipologia B (10.8.1.B2) – Laboratori professionalizzanti per licei artistici e per istituti tecnici e professionali.

 

1.2 – AGENDA DIGITALE, SVILUPPO SOSTENIBILE E PIANO IMPRESA 4.0

Gli obiettivi perseguiti con il presente Avviso sono in linea con “Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”, adottata dai leader globali durante il summit delle Nazioni Unite del 25 settembre 2015, un’Agenda che impegna i Governi, ma anche la società civile, a porre fine ad ogni forma di povertà, a conservare e proteggere il pianeta dal cambiamento climatico, ad assicurare prosperità e benessere per tutte e tutti e a combattere le disuguaglianze e l’emarginazione. In particolare, le azioni risultano coerenti con l’Obiettivo 4, “Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti”, e con l’Obiettivo 8, “Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti”. Un ulteriore elemento è rappresentato dalla coerenza della Programmazione 2014-2020 con le priorità riconosciute dalla strategia EU2020, che traccia le linee di sviluppo per i sistemi educativi individuando, tra gli obiettivi fondamentali per le politiche nazionali, la promozione delle competenze essenziali a favorire l’equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva, nonché l’occupabilità dei giovani. Il PON 2014-2020 si pone inoltre in linea con gli obiettivi definiti nell’Agenda Digitale Europea e Italiana per sviluppare l’economia e la cultura digitale in Europa nell’ambito della strategia Europa 2020. Con la realizzazione di laboratori professionalizzanti in chiave digitale, il presente Avviso vuole, inoltre, porsi in sinergia e in supporto al Piano Nazionale Impresa 4.0 che, in linea con l’omonimo piano della Commissione Europea, si pone come obiettivo quello di favorire gli investimenti e di sviluppare competenze appropriate per esplorare le opportunità derivanti dal nuovo paradigma basato su una modalità organizzativa della produzione di beni e servizi che fa leva sull’integrazione degli impianti con le tecnologie digitali.

ART. 2 – FINALITÀ DELL’AVVISO PUBBLICO

Il presente Avviso è finalizzato alla presentazione di proposte progettuali per l’attuazione dell’Obiettivo specifico 10.8 – “10.8 – “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” (FESR)” , nell’ambito dell’azione 10.8.1.B “Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave – Interventi per la realizzazione di laboratori di settore, in particolare tecnico-professionali ed artistici” del PON “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.
Molte sono le azioni messe in campo dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per fornire l’imprescindibile contributo sinergico del sistema scolastico al Piano Industria 4.0 del Ministero dello sviluppo economico. Basti pensare alle azioni sinergiche tra il PON 2014 -2020, il Piano di Azione «Obiettivi di servizio» – Ambito tematico “Istruzione” e il Piano nazionale per la scuola digitale, grazie alle quali sono stati già effettuati interventi sia infrastrutturali, quali la realizzazione di atelier creativi, laboratori territoriali per l’occupabilità e ambienti digitali, sia sistemici, come il potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro, la definizione di curricoli digitali e la formazione per lo sviluppo del pensiero computazionale e dell’imprenditorialità. In questa ottica, la realizzazione o l’aggiornamento in chiave innovativa e digitale dei laboratori professionalizzanti è un tassello di grande rilevanza strategica volto a favorire l’integrazione della scuola con il territorio e il sistema produttivo locale e nazionale e a creare un grado più alto di occupabilità per i giovani.
Inoltre, le riforme del primo e del secondo ciclo hanno evidenziato l’importanza dei laboratori per le competenze di base e professionalizzanti come ambienti che rendono disponibili spazi poliedrici e polifunzionali, che possano rispondere efficacemente ad esigenze di apprendimento riferite alle discipline di base o a esigenze formative specifiche e specialistiche come quelle richieste dalle discipline professionalizzanti e di indirizzo.
Con questa azione congiunta del Programma Operativo Nazionale “Per la Scuola” 2014-2020 e del Piano di Azione «Obiettivi di servizio» – Ambito tematico “Istruzione” si intende sostenere l’istruzione, la qualificazione professionale e la formazione permanente con interventi finalizzati a realizzare, nelle istituzioni scolastiche del secondo ciclo d’istruzione, nuovi laboratori professionalizzanti o a rinnovare, in chiave digitale, quelli già esistenti nell’ottica di modulare le azioni educative e formative in base alle richieste del tessuto produttivo del territorio del Piano Nazionale Impresa 4.0 e in modo da garantire il massimo accesso ad alti livelli di competenze a tutte le studentesse e a tutti gli studenti.

Formazione continua in ambienti di apprendimento multicanale sincroni

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Fallimento formativo e povertà educativa

Fallimento formativo e povertà educativa

 

Una politica nazionale di contrasto del fallimento formativo e della povertà
educativa. Cabina di regia per la lotta alla dispersione
scolastica e alla povertà educativa.

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Premessa
E’ tempo per una grande politica nazionale tesa a battere il fallimento formativo in Italia. Affermare – attraverso costanti e ben articolate politiche pubbliche – l’obiettivo di battere la cosiddetta dispersione scolastica – il fallimento formativo – significa occuparsi bene del nostro oggi e guardare lontano. Non si tratta solo di trovare soluzione a un problema del nostro sistema scolastico che dura da decenni ma di puntare alla crescita dell’Italia in un’ottica di equità e nel rispetto dell’art. 3 della Costituzione della Repubblica in accordo con tutti gli indirizzi di politica economica.

La dispersione non è un epifenomeno marginale, per quanto numericamente significativo; non è solo una disfunzione della scuola; per il sistema di istruzione e formazione non è un problema, è il problema. Ma, ancora di più, la dispersione è causa e insieme conseguenza di mancata crescita e, al contempo, di deficit democratico nei meccanismi di mobilità sociale del nostro Paese ed è l’indicatore di una deficienza del nostro sistema in termini di equità. La conseguenza della dispersione non è solo la perdita, per centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi – in un Paese che fa pochi figli – delle opportunità che derivano dal compimento della scuola superiore o di una seria formazione professionale. La caduta di tali opportunità, infatti, comporta dei fortissimi rischi per ciascuna delle persone in crescita interessate.

Condanna all’emarginazione sociale una fetta della popolazione all’avvio della vita con rischi multidimensionali in termini di minore aspettativa di vita, maggiore possibilità di contrarre malattie, di cadere in dipendenze da alcool e sostanze psicotrope, di delinquere, di essere precocemente messo fuori o ai margini del mercato del lavoro, di conoscere la povertà precoce e di non uscire dalla povertà per l’intera vita, di non partecipare alle comuni decisioni e all’esercizio dei diritti democratici.

Se per le persone si tratta di un rischio – in termini di mancata cittadinanza e di possibilità di una vita dignitosa – il perdurare del fallimento formativo di massa comporta una perdita economica per l’intero Paese in termini di PIL e di coesione territoriale e sociale. Rappresenta un abbassamento del livello culturale dell’intera società. Produce una maggiore spesa pubblica per sanità, sicurezza e per spesa sociale dedicata alle diverse età della vita. Genera marginalità e conflitto sociale. Condiziona negativamente la partecipazione democratica di tutti.

Le varie indagini sul fenomeno che si sono susseguite – a partire almeno dalla seconda metà degli anni ottanta del secolo scorso ma già ben presenti in Lettera a una professoressa dei ragazzi di Barbiana, cinquanta anni orsono – ne hanno, di volta in volta, nel corso delle diverse stagioni della vicenda nazionale, chiarito i contorni e hanno dato evidenze dalle quali bisogna partire per intervenire.

Nel 2014 la VII Commissione della Camera dei deputati approvò un documento, elaborato al termine di una indagine conoscitiva, molto larga e partecipata, sulle strategie per contrastare
4 la dispersione scolastica1, delineando delle linee di indirizzo anche sulla base di un rapporto del MIUR. Si tratta solo del più recente documento prodotto dalle Istituzioni democratiche che disegna una risposta condivisa a una situazione intollerabile, universalmente riconosciuta come tale da ogni parte politica e da tutte le forze sociali e della cultura. Questo ennesimo documento di indirizzo è nato da quanto, da decenni, fanno le scuole, il privato sociale, gli enti locali e dal maturare – grazie alla pratica educativa viva ed al dibattito pubblico informato – di migliaia e migliaia di buone esperienze diffuse ovunque in Italia, nelle scuole e nel più largo mondo della formazione e dell’educazione. Nello stesso tempo – e spesso in sinergia con le azioni degli attori in campo – l’amministrazione scolastica centrale e periferica, le regioni, gli enti locali sono intervenuti con misure dedicate e di sistema, hanno destinato risorse e promosso indirizzi, analisi, azioni. L’OCSE, le Nazioni Unite, la UE attraverso

Commissione e Parlamento, studiosi, analisti hanno dato il loro contributo a un dibattito costante e ricco. Abbiamo dati, evidenze, indicazioni e obiettivi chiari e largamente condivisi

Modena expo – fumetti – robotica educativa – tinkering- making

Modena expo – fumetti – robotica educativa – tinkering- making

 

Expo Elettronica: robotica, fumetti, tintering e making

Il 13 e 14 gennaio Expo Elettronica rinnova l’appuntamento a Modena Fiere

Expo Elettronica è l’evento consumer imperdibile per iniziare il 2018 con una marcia in più, grazie a un’offerta espositiva enorme che propone un taglio dei costi dell’80% rispetto ai prezzi di mercato.

Affari high tech nei settori informatica, elettronica, telefonia, domotica, materiali di consumo, piccoli elettrodomestici e molto altro, si può scegliere d’investire in nuove strumentazioni così come d’implementare i nostri device di uso quotidiano.Pc e periferiche, smartphone, tablet, audio e multimedia, lettori e masterizzatori, dvd, decoder digitali e satellitari, videosorveglianza, accessori e materiali di consumo, piccoli elettrodomestici accanto ad una serie di ‘introvabili’ tra cui componenti, ricambi, minuteria per l’autocostruzione e la riparazione.

Organizzazione: Blu Nautilus Srl; Luogo: Modena Fiere Viale Virgilio, 70/90 uscita Autostrada Modena nord; Sabato 13 gennaio ore 9.00/19.00 – domenica 14 gennaio ore 9.00/18.00; Info: www.expoelettronica.it – Tel. 0541439573

Il calendario di Modena Fiere ogni anno si apre con Expo Elettronica, la grande fiera dedicata all’elettronica professionale e di consumo. Si tratta di uno degli appuntamenti più importanti a livello nazionale, dove trovare migliaia di articoli di informatica, telefonia, tablet, home theatre, accessori per console e videogiochi, audio car, navigatori, piccoli elettrodomestici, illuminazione, materiali di consumo per la casa, lo studio e il lavoro, ricambi, minuteria e prodotti per l’hobbistica e il fai da te.

Punto di forza della mostra mercato, oltre all’assortimento merceologico, sono i prezzi che, grazie a prodotti di importazione diretta o surplus, possono toccare un ribasso fino all’80% rispetto ai canali di distribuzione tradizionali.

Programma

Il programma di Expo Modena 2018 si presenta ricco di proposte! Expo Elettronica è l’evento consumer imperdibile per iniziare il 2018 con una marcia in più, grazie a un’offerta espositiva enorme che propone un taglio dei costi dell’80% rispetto ai prezzi di mercato. Affari high tech nei settori informatica, elettronica, telefonia, domotica, materiali di consumo, piccoli elettrodomestici e molto altro, si può scegliere d’investire in nuove strumentazioni così come d’implementare i nostri device di uso quotidiano. Pc e periferiche, smartphone, tablet, audio e multimedia, lettori e masterizzatori, dvd, decoder digitali e satellitari, videosorveglianza, accessori e materiali di consumo, piccoli elettrodomestici accanto ad una serie di ‘introvabili’ tra cui componenti, ricambi, minuteria per l’autocostruzione e la riparazione.

Cos.Mo Cosplay Modena è la fiera del fumetto declinata a misura di cosplayer, una due giorni dedicata al fumetto usato e da collezione, si spazia da quelli più retrò dal sapore vintage, agli intramontabili cult del passato sino ai più amati dai giovani appassionati, che ammiccano alle serie giapponesi, con la possibilità di scovare in fiera costumi, accessori e complementi ispirati ai beniamini più seguiti Expo Elettronica diventa il palcoscenico dei cosplayers, amanti dei cartoons asiatici che si divertono a immedesimarsi nel personaggio di cui indossano il costume, grazie alla collaborazione con lo staff di B.H.C Best Horror Cosplay, sono in programma animazioni, sfilate e tornei di videogiochi in cui i cosplayers si sfidano a colpi di fantasia e ricercatezza del dettaglio.

Il mondo digitale di Expo Elettronica regala spazio alla Mostra Mercato del Disco, CD e Dvd usato e da collezione, oggetti introvabili nei canali della comune distribuzione, trovano il loro habitat alla Fiera di Modena, la storia della musica torna a disposizione dei cultori pazienti che la ricerchino negli stand della Mostra.

Mo.Del Modena Modellismo, l’hobby di autocostruire, customizzare varca nuove frontiere grazie alle risorse 2.0 a disposizione di questa passione di lunga tradizione, che fa proseliti presso le nuove generazioni. Gli ampi spazi di Modena Fiera ospitano: modellismo statico e dinamico, navale e aereo, mini truck in attività, diorami militari e storici, gare di drift e mini 4VD, flight simulator e una grande area Lego, dove i famosi mattoncini diventano protagonisti con esposizioni, videogiochi cabinati a tema e tanto divertimento per grandi e piccini. DIY (do it yourself) a Mo.Ma Modena Makers, l’evento dedicato ai makers, che presenta una panoramica comprensibile a tutti sulle opportunità che la tecnologia mette a disposizione, un importante spazio viene riservato ai progetti di Istituti Tecnici, Associazioni e FabLab. Le tecniche tradizionali di autocostruzione, inoltre, tornano a essere rappresentata dall’inventiva dell’Ass.ne CAMMI.

Le Olimpiadi Robotiche sono un progetto educational nato per avvicinare il mondo delle scuole agli eventi di elettronica organizzati da Blu Nautilus, in collaborazione con il Makerslab di Forlì. Modena è una delle 8 tappe del 2018, in cui gli Istituti aderenti si sfidano in diverse tipologie di gare, i protagonisti sono i robottini costruiti dagli studenti ed insegnanti, grazie agli strumenti forniti dall’Organizzazione…un momento ludico ma altamente educativo.

Flipped Classroom

Flipped Classroom

La classe capovolta

Da Wikipedia

L’insegnamento capovolto è una metodologia didattica che si propone di rendere il tempo-scuola più produttivo e funzionale rispetto alle esigenze della società nella information era radicalmente mutata in pochi anni. I fautori di questo metodo ritengono che la rapida mutazione indotta dalla diffusione del web abbia prodotto un distacco sempre più marcato di gran parte del mondo scolastico dalle esigenze della società, dalle richieste del mondo delle imprese e dalle abilità e desideri degli studenti e delle loro famiglie. Si è osservato[1] anche che gli interessi degli studenti nascono e si sviluppano sempre più all’esterno dalle mura scolastiche. La rivoluzione internet ha permesso la diffusione massiva non solo del sapere scritto ma anche dei contenuti multimediali, rendendo possibile fruire da casa le lezioni/spiegazioni dei docenti. Dato che il sapere non è confinato tra le mura delle istituzioni scolastiche, i sostenitori di questa metodologia ritengono che sarebbe improduttivo trasmettere a scuola quello che è già disponibile a casa.

L’insegnamento capovolto propone quindi l’inversione dei due momenti classici, lezione e studio individuale:

– la lezione viene spostata a casa, sostituita dallo studio individuale;
– lo studio individuale viene spostato a scuola, sostituito dalla lezione in classe dove l’insegnante può esercitare il suo ruolo di tutor al fianco degli studenti.

Metodologia

L’insegnamento capovolto fa leva sul fatto che le competenze cognitive di base dello studente (ascoltare, memorizzare) possono essere attivate prevalentemente a casa, in autonomia, apprendendo attraverso video e podcast, o leggendo i testi proposti dagli insegnanti o condivisi da altri docenti. In classe, invece, possono essere attivate le competenze cognitive alte (comprendere, applicare, valutare, creare) poiché l’allievo non è solo e, insieme ai compagni e all’insegnante al suo fianco cerca, quindi, di applicare quanto appreso per risolvere problemi pratici proposti dal docente. Il ruolo dell’insegnante ne risulta trasformato: il suo compito diventa quello di guidare l’allievo nell’elaborazione attiva e nello sviluppo di compiti complessi. Dato che la fruizione delle nozioni si sposta a casa, il tempo trascorso in classe con il docente può essere impiegato per altre attività fondate sull’apprendimento attivo, in un’ottica di pedagogia differenziata e apprendimento a progetto. Il nuovo ciclo di apprendimento si può schematizzare così:

Il primo passo consiste nel cercare di attivare negli studenti l’interesse, la curiosità, il desiderio di conoscenza di uno specifico argomento. Questo passaggio è fondamentale perché non c’è apprendimento significativo senza coinvolgimento cognitivo ed emotivo degli allievi. Per l’insegnante si tratta perciò di problematizzare un tema, di trasporre i contenuti disciplinari da una forma espositiva, dimostrativa e risolutiva ad una dubitativa, ipotetica, il più possibile ancorata alla realtà, e lasciare agli studenti il compito di ideare e proporre una soluzione. Questa fase può svolgersi con modalità diverse e impegnare gli alunni fuori della scuola e prima della lezione, ma è anche possibile svolgerla in classe.
Si passa quindi alla fase nella quale gli studenti sono chiamati a mettere in atto, sia pur con forme e modalità adeguate alle loro capacità e al contesto, le strategie cognitive e le procedure di indagine proprie della disciplina oggetto dell’attività di apprendimento. Si tratta di sollecitare negli studenti quei processi di pensiero che sono alla base della costruzione delle conoscenze, esercitando il loro spirito critico, imparando a fare domande appropriate, a formulare ipotesi attendibili, a escogitare metodi per verificare le loro supposizioni. Questo si può attuare predisponendo un setting didattico che favorisca la ricerca di informazioni, la riflessione profonda, il confronto fra pari, la sperimentazione sul campo. Generalmente questa fase prevede la produzione di materiali e documenti da parte degli alunni, individualmente o in gruppo, che saranno poi utili nella terza fase. In questa fase il docente assume il ruolo del tutor, del méntore che assiste ogni alunno in base alle sue specifiche esigenze, una competenza importante di ogni buon insegnante che qui diviene centrale. Questa è la fase più interessante del metodo: un compito autentico (chiamato anche “di realtà”) oppure un compito creativo predisposto dall’insegnante in modo tale da consentire la divisione del lavoro in una logica di squadra.
Il ciclo si completa con una fase di rielaborazione e valutazione. Si tratta di un processo collettivo di riflessione e confronto su quanto appreso condotto dal docente attraverso il coinvolgimento di tutta la classe. L’obiettivo è quello di chiarire, rendere espliciti e consolidare gli apprendimenti partendo dall’analisi dei lavori che gli studenti hanno realizzato nella seconda fase. Qui l’insegnante svolge la funzione di stimolo e di moderatore del confronto, di facilitatore dei processi di astrazione e di formalizzazione di quanto appreso. È in questa fase che prendono corpo in modo più articolato attività di valutazione, anche se esse, in realtà, permeano tutte le fasi come prassi formativa continua attraverso l’osservazione e l’annotazione dell’operosità degli studenti in contesto, la valutazione, individuale e di gruppo, dei loro prodotti, con pratiche di co- auto- valutazione da parte degli alunni.

LearningApps

LearningApps

Che cos’è LearningApps.org?

 

LearningApps.org è un’applicazione Web 2.0 volta a sostenere i processi didattici e di apprendimento tramite piccoli moduli interattivi. I moduli esistenti possono essere inseriti direttamente nei contenuti didattici, ma anche creati o modificati dagli utenti stessi online. L’obiettivo è raccogliere moduli riutilizzabili e metterli a disposizione di tutti. I moduli (chiamati App) non comprendono perciò un quadro specifico o uno scenario didattico concreto, ma si limitano esclusivamente alla parte interattiva. I moduli in sé non rappresentano quindi un’unità didattica completa, ma devono essere applicati a un corrispondente scenario di insegnamento.

Viewpure

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Guarda i video di YouTube senza commenti, pubblicità o altre distrazioni.

Impossibile nel campo didattico rinuciare a YouTube, a tutti quei video che spesso concorrono ad amplificare e supportare le attività del Docente.
Non sempre però le interruzioni pubblicitarie, gli annunci e la coda finale delle nuove proposte sono adeguate a scolari di giovane età.
Come non rinunciare a questi preziosi LO senza correre il rischio di subire messaggi esterni spesso devianti che possono anche distrarre oltre che rappresentare un pericolo nella tutela dei minori?
In questo caso ci viene in aiuto ViewPure, un semplice browser filtrato in grado di disattivare ogni imput esterno al contenuto, in sicurezza senza distrazioni.
Basta incollare l’URL del video da visualizzare. Tramite il pulsante Purify (trascinabile anche sui tuoi segnalibri o preferiti in IE in modo permanente) potremo assistere al filmato senza le solite preoccupazioni di responsabilità spesso vissute dagli Insegnanti.

Corso 04/2018 – Il podcast a scuola, Radio social web. Realizzare un laboratorio di comunicazione

Corso 04/2018 – Il podcast a scuola, Radio social web. Realizzare un laboratorio di comunicazione

8 moduli – 8 incontri sincroni – 50 ore – 2 crediti formativi – Webinar o aula Virtuale 3D. Massimo iscritti: 60. Attestato riconosciuto dal MIUR, 2 Crediti Formativi. Spese di contributo all’associazione (70,00 euro) deducibili dal bonus formazione (Carta del Docente).

Realizzare un laboratorio di comunicazione e sfruttare le potenzialità informative e comunicative offerte dal web. Ripartire dalla narrazione orale, primo passo cognitivo, per ridarle slancio e feedback motivazionali aumentati con le ICT.

TITOLO Il podcast a scuola, Radio social web
CODICE 04/2018
CODICE SOFIA: 11858 (catalogo corsi Sofia – cerca – 11858). Link diretto su Sofia: accedi >>

AUTORE Prof. Paolo Aghemo, insegnante, laurea scienze pedagogiche e master e-Learning, formatore PNSD, reti d’ambito e neoassunti per argomenti legati all’innovazione didattica con le ICT.

PREREQUISITI: Saper orientarsi in una piattaforma LMS Moodle, utilizzo dei forum, inserire o scaricare allegati, partecipare a una video conferenza, entrare in un’aula virtuale 3D. Devices aggiornati fissi o mobile, connessione internet media o veloce, cuffie e microfono

1-2 Calendario e Valutazione (in progress)
3- Guida: come iscriversi al corso
4- Guida: come partecipare agli incontri sincroni
5- Contributo all’associazione
6- Guida: allegare copia digitale
7- Allega copia digitale del versamento (prima devi loggarti)
8- Contatti e Assistenza
9- VAI AL CORSO (disponibile alla data di apertura)

AMBIENTI
1- La piattaforma Anitel-fad Moodle ( http://fad.anitel.it/ ) costituisce l’ambiente ufficiale di partenza in grado di tracciare le attività in cui trovare l’implementazione completa del percorso: l’iscrizione al corso, il calendario, la tabella dei crediti, le dispense, le guide, i videotutorial, i forum tematici, il repository degli elaborati, i monitoraggi, il portfolio personale e il registro, la valutazione e la certificazione finale (badge e attestato). Le attività sulla piattaforma non sono legate a un orario o a un giorno specifico, consentendo una discreta libertà d’azione dagli impegni quotidiani nell’arco di 12 settimane.

2- Gli incontri sincroni: ogni modulo viene illustrato dall’autore tramite un webinar o un web conference per l’introduzione, l’approfondimento, la conclusione e la condivisione. In alternativa potrà essere usata l’aula 3D dei mondi virtuali.
3- Il Repository: ogni incontro viene videoregistrato: la completa archiviazione multimediale dell’esperienza consente, in caso di assenza o di dubbi, una documentazione preziosa per il recupero e l’approfondimento sulle unità svolte.

3- Modalità: durante l’incontro introduttivo saranno illustrati gli ambienti d’apprendimento utilizzati tramite webinar e diretta streaming. Gli incontri sincroni (presenza virtuale) hanno lo scopo di counseling verso i corsisti, di riepilogo o chiarimenti del modulo precedente, di illustrazione dei successivi e di dimostrazione pratica e diretta delle varie applicazioni introdotte e loro contestualizzazione didattica. Ogni incontro verrà registrato e implementato nel repository per agevolarne il recupero in caso di assenza e l’approfondimento. Il corso sarà interamente implementato sulla piattaforma LMS moodle Anitelfad in grado di permettere socializzazione, condivisione, confronto, implementazione di risorse e compiti, tracciamento ai fini dell’attestato conclusivo (Ente accreditato per la formazione dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con Prot. n. AOODGPER15315 del 27 luglio 2007).

ABSTRACT Ripartire dalla narrazione orale, primo passo cognitivo, per ridarle slancio e feedback motivazionali aumentati con le ICT.
OBIETTIVI Obiettivo generale del progetto è rinforzare l’apprendimento e l’acquisizione di competenze, finalità secondaria è quella informativa e comunicativa, nello specifico:
– creare contenuti interessanti, curiosi e utili per dare ampio risalto alle molteplici attività prodotte dalla scuola;
– offrire ai discenti la possibilità di sperimentare in prima persona linguaggi multimediali;
– realizzare un laboratorio di comunicazione;
– sfruttare le potenzialità informative e comunicative offerte dal web.

MODULI E CONTENUTI
1 la comunicazione con le ICT,
2 gli strumenti hardware e software per creare podcast,
3 la scelta del target di riferimento,
4 lo storyboard e il clock delle trasmissioni,
5 le varie tipologie di trasmissioni,
6 OER, dove reperire risorse educative aperte per arricchire le trasmissioni,
7 la pubblicazione e la diffusione online,
8 i follower e il feedback

MODALITA’ 8 moduli – 8 incontri sincroni – 50 ore – 2 crediti formativi – Webinar o aula Virtuale 3D. Massimo iscritti: 60
INDIRIZZO Insegnanti di ogni ordine e grado di scuola. Personale tecnico, Educatori e Formatori. Professionisti
PERIODO: Febbraio-Aprile 2018 (o al raggiungimento del numero minimo di iscritti) al Venerdì ore 21:15

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