Cultura del Buon Umore: promuovere in classe il benessere psico-sociale dei ragazzi come metodo per un apprendimento attivo e cooperativo.
In mondo sempre più programmato e tecnologico, scandito da percorsi gobalizzati e formali, l’individuo necessita di una varietà di nuove meta capacità per adattarsi, condividere e partecipare con successo ad un modus vivendi in rapida evoluzione.
Per insegnare oggi giorno, oltre a solide competenze disciplinari e metodologiche, è indispensabile padroneggiare alcune competenze personali e sociali di base che permettono di affrontare al meglio la vita quotidiana, non solo a scuola.
In una prospettiva socio-costruttivista il processo di apprendimento/insegnamento è visto come una continua evoluzione di significati da parte di entrambi gli attori in gioco: insegnanti e alunni che, con ruoli diversi ma complementari, agiscono in sinergìa per uno scopo condiviso.
Diventa quindi di primaria importanza portare duplice consapevolezza nella relazione con se stessi e tra insegnante-alunno con l’apprendimento e l’applicazione di Strumenti Innovativi nella vita di tutti i giorni per sincronizzare coscienza, pensieri, parole ed azioni ed uscire dai confini della meccanicità indotta al fine di potenziare le capacità fisiche-emotive-relazionali dei ragazzi, prevenire comportamenti a rischio e disagio adolescenziale, migliorare la comunicazione e la cooperazione alunno/alunno-alunno/insegnante, aumentare l’ascolto e l’attenzione ai bisogni ‘nascosti’ dell’altro, risvegliare l’intelligenza emotiva e sensoriale.
Migliorare le relazioni socio-affettive, sviluppare la capacità di gestire le emozioni e le priorità, prendere coscienza delle proprie potenzialità significa creare le condizioni per un apprendimento proficuo e trasversale.
Stimolare la creatività attraverso l’uso di linguaggi figurativi e mimico gestuali, potenziare la capacità di mettersi in gioco e di uscire dalla propria area di comfort, sviluppare la capacità di osservarsi ed osservare il comportamento degli altri, trasformare problemi in opportunità sono condizioni necessarie per infondere entusiasmo e passione nel ‘processo di crescita.
– Liberare la mente dalle paure e dai limiti che impediscono all’adolescente di esprimere il meglio di se stesso agevola la gestione degli stati d’animo e lo stress e potenziare l’autostima
Occorre quindi affrontare secondo diverse prospettive, in un’ottica multi-disciplinare, le competenze trasversali della Cultura del Buon Umore applicabili alla relazione, alla promozione del Benessere psico-fisico, alla costruzione della capacità di insegnare usando aspetti pratici quali l’auto osservazione, l’autoironia, lo storytelling, la teatralità, la consapevolezza della coscienza che portano spunti di riflessione. Insegnare ad apprendere, utilizzare l’Intelligenza Emotiva come strumento, prendere consapevolezza della propria responsabilità formativa e di contenimento emotivo permette al docente di utilizzare la ‘Cultura del Buon Umore’ come Metodo di approccio all’Esperienza e di Comprensione rispetto alla mera trasmissione dei concetti.