Legge di Bilancio: stanziamenti e misure per il potenziamento della scuola italiana

oma, 24 ottobre 2024 – Nel quadro di un contenimento generale della spesa, uno degli obiettivi primari di questo Governo, la Legge di Bilancio ha introdotto nuovi stanziamenti specifici per il settore scolastico. Tra gli interventi più rilevanti, spiccano aumenti contrattuali e incrementi dei fondi per migliorare la qualità dell’offerta formativa, stabilizzare il personale e sostenere nuove iniziative.

Aumento delle retribuzioni per il personale scolastico
Il contratto collettivo 2022-2024 prevede un incremento salariale del 6% per il personale scolastico, superando il 5,78% inizialmente proposto, grazie all’intervento diretto del Ministro dell’Istruzione e del Merito. Inoltre, per la prima volta nella storia della contrattazione pubblica, sono già state stanziate risorse per il rinnovo contrattuale 2025-2027: 1.755 milioni di euro per il 2025, 3.550 milioni per il 2026 e 5.550 milioni annui a partire dal 2027. Questo finanziamento permetterà incrementi salariali del 5,4%, superiori all’inflazione prevista, con primi anticipi già erogabili nel 2025.

Inoltre, grazie alla riduzione del cuneo fiscale per redditi fino a 40.000 euro, il personale scolastico potrà beneficiare di un aumento retributivo complessivo stimato tra il 6% e il 7%.

Incremento dei fondi per la qualità dell’offerta formativa
Un ulteriore intervento riguarda il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, che viene aumentato di 93,4 milioni di euro a regime, destinato a rafforzare e ampliare le attività educative nelle scuole italiane. Parallelamente, viene creato un fondo dedicato alla valorizzazione del sistema scolastico, che prevede uno stanziamento iniziale di 25 milioni di euro per il 2025, destinato a salire a 75 milioni a regime. Questi fondi contribuiranno alla stabilizzazione dei docenti di sostegno a partire dall’anno scolastico 2025/26.

Sostegno a docenti tutor e orientatori
Per incentivare il ruolo di docenti tutor e orientatori, la legge stanzia 100 milioni di euro per l’anno scolastico 2025/26, a cui si aggiungono 40 milioni già previsti nella precedente legge di bilancio, per potenziare le attività di orientamento e supporto agli studenti in percorsi educativi e formativi.

Altri interventi: fondi per istituzioni scolastiche e Carta del docente
La restante parte del fondo per la valorizzazione del sistema scolastico, pari a 111 milioni di euro, andrà a incrementare il fondo di funzionamento delle istituzioni scolastiche. Inoltre, la Carta docenti, destinata all’aggiornamento e alla formazione del personale, viene aumentata di 60 milioni di euro per sostenere sia i docenti di ruolo che quelli precari con incarichi su posti vacanti. Il Ministero ha anche deciso di potenziare l’attività dei revisori dei conti nelle scuole, con uno stanziamento di 2,4 milioni di euro.

Riforme per una scuola moderna: Il Ministro Valditara apre una nuova fase di trasformazioni per il sistema scolastico italiano

Roma, 24 ottobre 2024 – Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, ha incontrato i nuovi Direttori Generali del Ministero, affiancato dal Capo di Gabinetto e dai Capi Dipartimento, per delineare una serie di riforme cruciali volte a potenziare l’efficacia e l’efficienza della macchina ministeriale. In questo incontro, Valditara ha sottolineato l’importanza della competenza e del merito, che guideranno sempre di più le politiche di gestione delle risorse umane nel Ministero.

“Questa gestione ministeriale mira a cambiare in profondità la scuola italiana, promuovendo un’amministrazione moderna, capace di rispondere alle esigenze di un sistema educativo in continua evoluzione,” ha dichiarato il Ministro, aggiungendo che le riforme intraprese sono volte a rafforzare la capacità operativa dell’istituzione e a ottenere risultati concreti per studenti e personale scolastico.

Sburocratizzazione e amministrazione efficiente
Uno dei temi centrali trattati durante l’incontro è stato quello della semplificazione amministrativa. Valditara ha evidenziato la necessità di accelerare il processo di sburocratizzazione per alleggerire il carico amministrativo che grava sugli insegnanti e sugli altri operatori scolastici. La riduzione delle procedure burocratiche, ha dichiarato il Ministro, è essenziale per liberare risorse e tempo, permettendo al personale di concentrarsi sulla qualità dell’insegnamento.

Collaborazioni internazionali e valorizzazione del sistema educativo italiano
Durante l’incontro è stato anche discusso l’importante tema dell’internazionalizzazione del sistema scolastico. Valditara ha confermato la collaborazione con Paesi quali Egitto, Etiopia e Tunisia, con i quali sono stati firmati Memorandum di intesa che mirano a valorizzare e diffondere il modello educativo italiano all’estero. “Questi accordi ci permetteranno di esportare il meglio della nostra esperienza scolastica, creando legami che arricchiranno il nostro sistema e quello dei Paesi partner,” ha dichiarato.

Edilizia scolastica e nuovi modelli di finanziamento
Tra le priorità individuate, Valditara ha posto grande attenzione all’edilizia scolastica, un tema che richiede investimenti strategici e sostenibili. Per questo, è stato annunciato l’impiego della finanza di progetto, un modello innovativo che consentirà di attrarre risorse private per migliorare le strutture scolastiche su tutto il territorio nazionale.

Piano di orientamento per le famiglie: una guida per il futuro degli studenti
In linea con l’obiettivo di offrire migliori opportunità agli studenti, il Ministro ha confermato che entro novembre sarà avviato un ampio piano di orientamento. Questo strumento permetterà ai genitori di effettuare scelte più consapevoli e informate riguardo al percorso scolastico e professionale dei propri figli. “L’orientamento è un passaggio decisivo per il futuro dei nostri giovani, e il nostro compito è quello di fornire loro i mezzi necessari per compiere scelte ponderate,” ha affermato Valditara.

​Riattivazione del Servizio Carta del Docente

Si informa il personale docente avente diritto che, grazie all’allineamento dei sistemi del portale “Carta del Docente”, sarà possibile accedere nuovamente ai borsellini elettronici e generare voucher a partire da lunedì 14 ottobre alle ore 14:00.

Conferma dell’Importo di 500€
Nel corso dell’incontro odierno tra i sindacati e il ministero, è stato confermato che l’importo della Carta del Docente rimarrà invariato rispetto agli anni precedenti. Pertanto, contrariamente a quanto circolato in precedenza, l’importo continuerà a essere di 500 euro.

Carta docenti: ridotto l’importo a 425 euro?

Carta docenti: ridotto l’importo a 425 euro?

La questione della riduzione dell’importo della Carta del docente, attualmente fissato a 500 euro per i docenti di ruolo, sarà al centro dell’incontro tra il ministro dell’istruzione Valditara e i sindacati della scuola, previsto per martedì 8 ottobre. Si ipotizza una diminuzione a 425 euro, con la possibilità di ulteriori tagli fino a 400 euro.

Introdotta dalla legge 107/2015, la Carta del docente rappresenta uno strumento per sostenere la formazione continua dei docenti, offrendo un importo annuale che non è considerato retribuzione accessoria. Questa misura ha avuto come obiettivo principale il potenziamento delle competenze professionali dei docenti.

Dal 2015, per finanziare la Carta, è stata autorizzata una spesa annuale di circa 381 milioni di euro, sufficiente a coprire circa 762.274 docenti di ruolo. Tuttavia, il numero effettivo dei destinatari è sempre stato inferiore a quello previsto, generando un risparmio significativo per lo Stato.

Nel periodo 2015-2023, i fruitori cumulati della Carta del docente hanno superato i 5 milioni, con un totale di fondi utilizzati di circa 2,87 miliardi di euro, rispetto ai 3,49 miliardi stanziati. Questo ha comportato un risparmio per l’erario di oltre 176 milioni di euro.

Recentemente, si prevede che una parte della Carta venga utilizzata per finanziare la scuola di Alta Formazione e per i tutor dei nuovi percorsi abilitanti, con una riduzione annuale di circa 90 milioni di euro a partire dal 2024.

Inoltre, la sentenza della Cassazione ha sollevato la possibilità di estendere la Carta anche ai docenti precari, creando un ulteriore onere per il bilancio statale. Se tutti i supplenti annuali potessero accedere alla Carta, il costo stimato per l’anno scolastico 2023-24 sarebbe di circa 125 milioni di euro.

Con la proposta di ridurre l’importo della Carta a 425 euro, si stima un risparmio annuo di circa 52-54 milioni di euro. Se l’importo scendesse a 400 euro, il risparmio cumulativo potrebbe coprire i costi aggiuntivi per i supplenti.

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