PROFESSIONE DIRIGENTE SCOLASTICO: PREPARATI AL CONCORSO.
Novità nel CCNL “Istruzione e Ricerca” 2019-2021. I miglioramenti secondo CGIL-Scuola. Ancodis Espone le Sue Preoccupazioni.
Il Contratto Firmato e le Vantaggiose Modifiche per il Personale della Scuola (Cgil-Scuola)
Il 18 gennaio 2024 è una data chiave per il personale della scuola, con la firma definitiva del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) relativo al periodo 2019-2021. Questa firma segna l’entrata in vigore di una serie di novità significative sia dal punto di vista retributivo che normativo, interessando docenti, personale ATA ed educatori.
Compensi, Indennità, Congedi e Mobilità: Le Novità in Breve
Il nuovo CCNL introduce diverse novità in materia di compensi, indennità, congedi e mobilità. Tra le modifiche più rilevanti:
Per i Precari: Si riconosce il diritto a tre giorni di permesso retribuito.
Per i Docenti: La formazione viene ufficialmente riconosciuta come attività di servizio.
Per il Personale ATA: Si procede alla revisione dell’ordinamento professionale.
Durante la firma definitiva, sono state condivise dichiarazioni a verbale tra Aran e sindacati, fornendo importanti chiarimenti. Alcuni punti salienti includono la tipologia della certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale, requisito per alcune posizioni, e il titolo necessario per il ruolo di Dirigente Scolastico Generale Amministrativo (DSGA) nei prossimi bandi di concorso.
Aspetti Retributivi: Aumenti e Indennità
Per quanto riguarda gli aspetti economici, la maggior parte degli aumenti retributivi è stata già anticipata a dicembre 2022. Con la firma definitiva, viene distribuita la parte residuale delle risorse, portando ad un aumento medio complessivo di 110 euro mensili per il personale docente e ATA.
Oltre agli aumenti mensili, è stato corrisposto un emolumento una tantum per l’anno 2023 al personale in servizio, compresi i supplenti annuali. Le indennità per attività aggiuntive e compiti specifici sono state innalzate, contribuendo a migliorare le condizioni economiche del personale.
Congedi e Benessere del Personale: Nuove Tutela e Diritti
Il CCNL introduce anche modifiche significative nei congedi, ampliando i diritti dei genitori e offrendo nuove tutele per le donne vittime di violenza. Viene riconosciuto il congedo obbligatorio di paternità, e sono stabilite disposizioni per i congedi parentali, favorendo la partecipazione alle procedure di mobilità per genitori e caregiver.
Una particolare attenzione è rivolta al benessere psicofisico dei lavoratori transgender, con riconoscimento dell’identità alias e un ambiente di lavoro inclusivo.
Relazioni Sindacali: Prospettive Nazionali e Istituzionali
A livello nazionale, la contrattazione riguarda tematiche come la mobilità, gli incarichi specifici per il personale ATA, e le indennità per situazioni specifiche come il disagio degli assistenti tecnici del primo ciclo.
A livello di istituzione scolastica, la contrattazione riguarda il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF), che comprende risorse per incarichi specifici, funzioni strumentali e altro ancora.
Conclusioni: un Passo Avanti per il Personale della Scuola
Il nuovo CCNL rappresenta un passo avanti per il personale della scuola, garantendo miglioramenti retributivi, nuove tutele e una maggiore attenzione al benessere del personale. Con un’attenzione particolare alle relazioni sindacali a livello nazionale e istituzionale, il contratto promette di promuovere un ambiente di lavoro più equo e sostenibile per tutti coloro che contribuiscono all’istruzione e alla formazione delle nuove generazioni.
Un’Analisi Critica del CCNL 2019-2021 nella Scuola: Ancodis Espone le Sue Preoccupazioni
La firma del CCNL 2019-2021 ha suscitato inizialmente un senso di sollievo e celebrazione tra gli operatori della scuola. Tuttavia, a distanza di due anni, emerge una prospettiva più critica da parte di Ancodis, l’Associazione Nazionale dei Collaboratori Dirigenti Scolastici, attraverso le parole del suo presidente, Rosolino Cicero.
In un comunicato stampa integrale, Cicero espone un’analisi dettagliata del nuovo CCNL, evidenziando le sue preoccupazioni riguardo alla struttura complessiva, che, a suo dire, è rimasta obsoleta e non rispecchia la complessità della moderna scuola autonoma, risultando anche incoerente con il dettato costituzionale dell’Art. 36 della Costituzione italiana.
Ancodis sottolinea gravi anomalie sia dal punto di vista giuridico che economico, affermando che manca una visione contrattuale in grado di valorizzare la professione docente secondo criteri più attuali e coerenti con la realtà della scuola autonoma. L’anzianità di servizio rimane l’elemento predominante, trascurando il valore degli incarichi connessi al funzionamento organizzativo e didattico della scuola e la formazione specifica correlata.
Ancodis lamenta inoltre l’assenza di riconoscimento per il lavoro svolto da oltre 100.000 uomini e donne che contribuiscono in modo fondamentale allo sviluppo qualitativo dell’offerta formativa e all’efficienza dei servizi per la comunità scolastica. La mancata attenzione alla precarizzazione delle figure di sistema nella governance scolastica è un’altra criticità evidenziata.
Una delle principali mancanze sottolineate è l’omissione di un Fondo integrativo al MOF (Misure Organizzative Flessibili) dedicato ai docenti impegnati nel funzionamento organizzativo e didattico della scuola autonoma. Ancodis sostiene che questi docenti, collaborando con il dirigente scolastico e supportando i servizi amministrativi, dovrebbero essere riconosciuti come protagonisti nel processo di costruzione e progettazione dell’offerta formativa.
Infine, Ancodis critica la mancata formalizzazione della “squadra dell’autonomia” presente in ogni scuola, che svolge un ruolo chiave nei processi di apprendimento/formazione e nel funzionamento organizzativo e progettuale. Questa mancanza di riconoscimento, secondo Ancodis, riflette la carenza di innovazione contrattuale nel considerare la scuola autonoma come un’istituzione complessa che richiede un approccio più moderno e adattabile. La critica di Ancodis non è basata su pregiudizi ideologici, ma rappresenta la voce di oltre 100.000 docenti che denunciano la mancanza di innovazione contrattuale e chiedono un’attenzione maggiore alla complessità del loro lavoro.
Gli aumenti ai docenti
In merito agli adeguamenti retributivi mensili, si riconoscono incrementi significativi per diverse categorie di personale all’interno dell’istruzione. I docenti vedono un aumento di 124 euro lordi al mese, mentre il personale ATA beneficia di un incremento di 96 euro. Per i Direttori dei servizi generali e amministrativi, l’incremento è di 190 euro.
A tali importi si aggiunge un aumento del 5% del salario accessorio per tutti i docenti e dell’8% per il personale ATA. Inoltre, i Direttori dei servizi generali e amministrativi ricevono un ulteriore 40% sull’indennità già prevista.
Per esemplificare, nel caso di un professore, la Retribuzione Professionale Docenti passa da 194,80 euro a 304,30 euro al mese. A questo si aggiunge il nuovo Compenso Individuale Accessorio (CIA), che passa da 79,40 euro a 87,50 euro mensili. Questi adeguamenti mirano a valorizzare il contributo fondamentale fornito dai professionisti dell’istruzione, riconoscendo il loro impegno e la loro importanza nel sistema educativo.